Overtourism o turismo cannibale, come è stato definito dalla stampa internazionale, è il tema dell’installazione multimediale temporanea Flotte, presentata all’Ikona Gallery di Venezia, nel Campo del Ghetto. L’evento, organizzato in occasione del Carnevale, festa simbolo della città, si propone di fornire uno sguardo su un fenomeno globale che fagocita le città, deteriorandone il tessuto
sociale e convertendone l’identità in un esperienza turistica fine a sé stessa, a tal punto di dover pagare un ticket d’ingresso per il divertissement. Un turista per ogni abitante: questi i dati rilevati a Venezia, dove invece 28 milioni di turisti all’anno visitano la città, cioè una volta e mezzo il massimo sostenibile. L’installazione si presenta come un luogo affollato, ingombro, concentrato, attraverso il quale il visitatore dovrà farsi spazio e divincolarsi tra una massa indistinta da cui emergono alcuni schermi di cellulare che gli permettono di catturare uno scorcio della città “da non perdere” e di saltare da un’attrazione turistica (o selfie) all’altra. Alla ricerca dell’inquadratura perfetta da conservare come ricordo e condividere sui social. Arricchita di molteplici sguardi, con le ambientazioni sonore site specific create in collaborazione con il sound designer Makoto Sakamoto, che campiona e rigenera i suoni della città, e le durational performance di Valentina Milan, che interagisce con lo spazio e il visitatore, Flotte offre un momento di riflessione e di scambio in cui multimedia e percorsi esperienziali s’incontrano.
A cura di Elena Veronese e Simone Serlenga
Elena Veronese
È una designer e fotografa nata nel 1984 a Venezia. Nel 2003 si è trasferita a Milano dove ha studiato Design degli Interni al Politecnico. Nel 2007 ha trascorso un anno di studi alla Fachhochschule di Hannover e dopo il Master al Politecnico di Milano si è trasferita a Berlino.
È co-fondatrice di TAKEAIR, una società di design di prodotto e ricerca innovativa. Lavora inoltre nel campo della fotografia e del design d’interni tra la Germania e l’Italia.
Simone Serlenga
È un set designer la cui formazione e ricerca si focalizzano su scenografia, design e multimedia.
Nato a Torino, collabora con diverse istituzioni, agenzie e artisti in Europa seguendo progetti di set cinematografici, moda, pubblicità, design, esposizioni, architettura, teatro dell’Opera. È co-fondatore dell’agenzia What About con sede a Berlino che produce scenografia contemporanea e media digitali nello spazio con uno studio approfondito sulla luce.