Le esperienze percettive spesso modellano le nostre convinzioni. Quando minuscoli dettagli sono uniti per formare insiemi più ampi così come molto ampi sono i vincoli e le aspettative dello stato del mondo; quando queste aspettative sono soddisfatte, raggiungiamo la comprensione intuitiva e l’intuizione stessa. Da qui, la mappatura di alcuni aspetti del mondo.
Gli errori sono preziosi e importanti. Sono le chiavi che portano a nuove previsioni e processi di apprendimento. Quindi rafforzano l’intuizione e la comprensione intuitive. La percezione e i suoi significati ampliati mettono in evidenza le connessioni tra arte e altri regni, le cui pareti di vetro consentono la comunicazione tra l’interno e l’esterno rivelando il presente e facendo immaginare il futuro.
Con questa mostra e la selezione di opere provenienti da diversi periodi, i pensieri sono spinti ad andare oltre e a mettere in discussione i normali limiti della percezione umana.
Marya Kazoun
Marya Kazoun (Libano / Canada, 1976)
Marya Kazoun è cresciuta a Beirut. Nel 1984 la sua famiglia fuggì dalla guerra trasferendosi in Svizzera e successivamente a Montreal, dove divenne canadese. Ha conseguito lauree in architettura d’interni e belle arti presso LAU. Nel 2001 si è trasferita a New York e ha completato un MFA nelle belle arti presso la SVA. Più tardi si è trasferita a Venezia, in Italia, dove ora vive e lavora.
I suoi lavori sono interdisciplinari. I suoi pezzi sono principalmente installazioni e performance, e spesso una combinazione di entrambi. Rilievi 3D, dipinti, disegni e foto sono studi di supporto per le sue installazioni / performance.
Ogni opera ha una sua narrativa ed è una storia che deriva dal suo percorso personale, dai suoi ricordi d’infanzia e il suo background culturale. Esplora e gioca con i concetti di tempo e spazio, spesso confondendo i loro confini e le loro percezioni. Raggiunge quest’idea attraverso mondi paralleli elaborati poeticamente, narrazioni basate su immagini e riferimenti collettivi inconsci.
I suoi materiali sono spesso umili e molto ordinari. Lei li trasforma dando loro nobiltà, nuova vita e nuovo significato.
Le sue opere sono esposte a livello internazionale. Alcune delle sue partecipazioni includono la 51ª Biennale di Venezia nel 2005 con una mostra personale Personal Living Space, il Museo Statale delle Belle Arti Pushkin 2006, il Museo di Arte Moderna di Klagenfurt 2006, la Biennale di Sharjah 8 nel 2007, il World Economic Forum a Davos 2008, Pozna Biennial in Poland 2008, 53ª Biennale di Venezia 2009 e, nel 2013, presso la 54ª edizione della Biennale ha rappresentato la città di Venezia.