Antonio Foscari | Le Rive. Il Verde. Le Ombre.


Dal 17 dicembre 2025 al 30 gennaio 2026

IKONA Gallery – Campo del Ghetto Nuovo 2909, 30121 Venezia – Italy

Ikona Gallery - Antonio Foscari - Le Rive. Il Verde. Le Ombre.

Apertura: 17 dicembre 2025 – 30 gennaio 2026
Orari: dalle 11.00 alle 19.00
Chiuso il sabato

Le tre serie di fotografie di Tonci Foscari qui presentate compongono un unico racconto: quello di una città anfibia, fragile e resiliente, dove la relazione tra natura, architettura e tempo diventa materia di riflessione.

Da anni Tonci Foscari percorre Le Rive della città, con il telefono in mano, nei rari giorni di bassa marea. In quei momenti, quando l’acqua si ritira, Venezia rivela il suo margine sommerso: gradini, pietre e rive ricoperte di alghe, dove un tempo si scendeva per raggiungere la propria barca. È una visione quasi archeologica, che testimonia una perdita silenziosa – quella di circa un metro di architettura cancellato dall’innalzamento del livello del mare e dall’alterazione dell’equilibrio lagunare. Le rive sono un archivio visivo che fa riflettere sulla protezione della laguna e la convivenza della città con le sue acque.

Se le rive svelano la perdita, Il Verde che fiorisce celebra la forza della natura. In una città edificata sull’acqua, dove il suolo è artificiale e i tronchi d’albero stanno sepolti nel fango a sostenere la pietra, la natura riemerge in forme impreviste. Foscari fotografa ciuffi d’erba che spuntano da un foro tra i “masegni”, piante che crescono su un tirante arrugginito, muschi che colonizzano un cornicione dimenticato. Il verde, qui, non è ornamento ma gesto di resistenza: una forza silenziosa che riconquista lo spazio urbano.

La terza serie, Le Ombre, è forse la più intimamente legata allo sguardo dell’autore. Qui Foscari torna ai temi architettonici su cui ha lungamente lavorato e pubblicato, ma lo fa attraverso la leggerezza della luce e la transitorietà delle proiezioni. Le ombre, in fondo, sono la metafora di una città che vive di riflessi – mai completamente visibile, sempre cangiante, sempre sull’orlo di una trasformazione.

Messe insieme, le tre serie formano una geografia sensibile della città: il margine che scompare (le rive), la vita che resiste il (il verde), la luce che definisce (le ombre). È uno sguardo da architetto e da testimone, che osserva i segni del tempo senza nostalgia, ma con la volontà di comprendere come la città possa ancora reinventarsi.

ANTONIO (TONCI) FOSCARI architetto e per molti anni professore di Storia dell’architettura all’Università Iuav di Venezia. Autore di decine di saggi e libri su temi palladiani: Armonia e Conflitti: la Chiesa di San Francesco della Vigna nella Venezia del Cinquecento (Einaudi, 1983, con Manfredo Tafuri), Andrea Palladio: Unbuilt Venice (Lars Müller Publishers, 2010), Tumult and Order: Malcontenta 1924-1939 (Lars Müller Publishers, 2012), Frescos (Lars Müller Publishers, 2013), Vivere con Palladio nel Cinquecento (Lars Müller Publishers, 2020), e Palladio e Palazzo Ducale (Lineadacqua, 2021).
Autore di numerosi progetti di restauro e di nuove realizzazioni fra cui: Palazzo Grassi, Palazzo Bollani, Palazzo Cavalli, Teatro Malibran, Fondazione Sciascia, Villaggio di Pollina, Centro Studi in tecnologie avanzate di Urbino. Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, promotore del progetto “Grande Accademia”, dell’Alliance Française di Venezia, della Commissione Edilizia del Comune di Venezia. Vicepresidente della Fondazione Querini Stampalia e della Fondazione di Venezia. Membro del Consiglio di Amministrazione del Louvre e componente del Consiglio di Amministrazione del CISA. Componente del comitato scientifico dell’“Autorità per la Laguna”. Insignito dell’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française e della Légion d’Honneur.